Descrizione
Filastrocche, proverbi e racconti nel titsch di Formazza
di Jolanda Zertanna
Silvia Dal Negro(a cura di)
Pagine: 96
Illustrato in bianco e nero
Brossura
Questo libro nasce dall’incontro, vent’anni fa, tra una giovane ricercatrice (Silvia Dal Negro) e un’anziana contadina della Val Formazza (Jolanda Zertanna) e, attraverso un percorso di memoria linguistica, documenta sia il titsch parlato nella prima metà del Novecento, sia valori etici e modelli culturali propri di una delle più conservative colonie Walser sulle Alpi.
Oltre a testi tradizionali tramandati oralmente (filastrocche, canzoncine, proverbi), vi sono testi scritti direttamente dall’autrice sulla base di ricordi personali, narrazioni, pensieri.
Come è tipico nella tradizione popolare, la voce individuale si perde spesso nella voce della comunità e viceversa, in un continuo processo di costruzione di una cultura collettiva.
Nell’antica saggezza dei montanari Walser, la memoria di Jolanda Zertanna documenta un antico rapporto vivo tra le comunità rurali e l’ambiente severo delle Alpi.
Jolanda Zertanna nasce nel 1924 a Canza, in Val Formazza da Albino ed Elisabetta Scilligo, entrambi contadini ed allevatori. Seconda di tre figli, rimane orfana del padre e cresce con il nonno materno Pietro Scilligo, anch’egli contadino, che diventa modello di vita a contatto con la natura delle Alpi. A ventisette anni si sposa con Ettore Matli, da cui ha tre figli, ma non smette di prendersi cura della terra e del bestiame. L’incontro con la ricercatrice Silvia Dal Negro, le permette di dare valore al titsch, antica lingua e simbolo dell’identità walser.
Silvia Dal Negro è professore di Linguistica alla Libera Università di Bolzano dove svolge ricerche nell’ambito delle lingue di minoranza e del contatto linguistico.