Descrizione
Sulla piazza di un villaggio delle Alpi Svizzere, in una domenica d’estate del 1779, il giovane governatore della valle rivolge un discorso ai valligiani incitandoli a difendere le loro virtù montanare.
Le Lettere di un popolo di pastori nelle Alpi, fondamentale saggio sulla vita e i costumi del popolo delle Alpi nella scia dell’invenzione settecentesca della montagna, vengono qui riscoperte dopo oltre due secoli (per la prima volta in italiano) assieme alla figura di Bonstetten instancabile viaggiatore nelle montagna, dalla Alpi ai Pirenei, alla Scandinavia.
Alle Lettere si accompagna un’ampia antologia dei molti viaggi che hanno fatto di von Bonstetten un pioniere del “colto viaggiare come metafora del conoscere”. Pagine sorprendenti e inedite, palpitanti di vita e di poesia:
“Occorre dunque viaggiare, di tempo in tempo.
Far fatica, per poi sentire meglio il fascino del riposo.
Annoiarsi, per poi sentire il desiderio degli amici e della società che si è lasciati.
Vedere la pianura uniforme e i paesi coltivati, per apprezzare la selvaggia desolazione del mondo incantato delle Alpi e i suoi magnifici paesaggi.”
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